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Filosofia

Domande E Risposte (4)

Madhumaya   10 Ottobre 2022   0 Commenti
Domande E Risposte (4)

Qual è la differenza tra spiritualità e religione?

Tutti i fondatori delle grandi religioni hanno insegnato la spiritualità. Tuttavia la spiritualità e la religione non sono la stessa cosa. Quando al mio maestro spirituale fu chiesto se stesse cercando di fondare una nuova religione, egli rispose: “Non sono interessato alla religione. Sono interessato agli esseri umani e alla loro meta, e a come colmare la distanza tra di loro.”

All’interno di tutte le principali religioni ci sono tradizioni mistiche che presentano molte delle caratteristiche della spiritualità.

Molte religioni possono anche rivendicare questa stessa cosa, ma i fatti dimostrano il contrario. Troppo spesso la spiritualità insegnata dal fondatore viene in seguito perduta o oscurata da dogmi e rituali. Osservate le profonde differenze esistenti fra gli insegnamenti di Gesù Cristo e le pratiche del cristianesimo; fra gli insegnamenti di Krishna e l’induismo o fra gli insegnamenti del Buddha e il buddismo praticato oggi. Con il passare del tempo, in seno alle religioni nascono delle divisioni che portano a conflitti, persecuzioni e persino alla guerra. Se guardiamo ai periodi più bui della storia delle religioni, si stenta quasi a credere quanto la gente abbia potuto allontanarsi dal senso originario del messaggio spirituale trasmesso dai grandi maestri. Magari il messaggio nativo era spirituale, ma in seguito quello spirito è stato diluito o irrimediabilmente perso per effetto di traduzioni sbagliate o interpretazioni errate, perdita della pratica meditativa, tentativi di celare concetti spirituali dietro ai dogmi per interessi personali, processi di istituzionalizzazione e politicizzazione delle religioni. Molte religioni sposano credenze irrazionali che nulla hanno a che vedere con la spiritualità. Ricordo di come il mio maestro spirituale ridesse della superstizione induista secondo la quale fare il bagno nel fiume Gange laverebbe via tutti i peccati garantendo un posto in paradiso. “Se fosse vero”, commentava, “allora i pesci che vivono in quel fiume dovrebbero essere le creature più evolute al mondo!”. Solo perché un libro “sacro” afferma una certa qualcosa, non significa necessariamente che questa sia vera. Alcune scritture sostengono che per raggiungere la salvezza spirituale le donne devono reincarnarsi nella forma di uomini. Altri testi affermano che seguendo scrupolosamente tutte le indicazioni date in quel libro si può arrivare a Dio. Dogmi di questo tipo influenzano molte religioni. Ma il nostro buon senso sa distinguere tra dogma e spiritualità genuina. C’è anche da dire che, all’interno delle principali religioni, troviamo tradizioni mistiche che presentano molti tratti caratteristici della spiritualità. Tra queste ricordiamo i sufi, i mistici cristiani, gli yogi e gli esseni. Senonché, quasi sempre gli esponenti di queste correnti rappresentano una minoranza e tale minoranza viene etichettata come eretica e perseguitata.Quello che, alla fine, si ritrova in diverse religioni è una confusa mescolanza di pseudoverità spirituali frammiste a dottrine dogmatiche che vengono proclamate dalle autorità religiose come verità ma che, di fatto, sono pervase da una visione irrazionale. Se vogliamo identificare gli elementi caratterizzanti la spiritualità dobbiamo capire le reali differenze esistenti tra questa e il dogma religioso. Con il passare del tempo tali differenze sono diventate sempre più evidenti:

A. La spiritualità è teistica e fondata sulla convinzione dell’esistenza di un Dio personale, creatore e controllore dell’universo. Ricordatevi che questo è un concetto di Dio, o Coscienza Suprema, altamente sviluppato e razionale. Il credo religioso può essere teistico, come nel Giudaismo, nel Cristianesimo, nell’Induismo, nel Buddismo tibetano e nell’Islamismo, o ateo, come in alcune forme di Buddismo Theravada e nello Scintoismo. Le religioni dogmatiche, invece, hanno un concetto di Dio irrazionale e poco sviluppato o, addirittura, nessun concetto di Dio.

B. La spiritualità è non-dualistica e afferma che lo scopo della vita umana è immergere il proprio sé (o senso dell’”io”) nella Coscienza Infinita. Le religioni teistiche tendono ad essere dualiste, sostenendo sia una netta separazione tra Dio e il mondo, sia che lo scopo della vita umana è di stabilire un rapporto con Dio e di andare in paradiso dopo la morte.

C. La spiritualità è pratica e può essere sperimentata e realizzata con la meditazione spirituale. Il punto focale è dentro di sé e porta il praticante verso una realizzazione personale. Le religioni, invece, danno enfasi alla fede e al fatto di credere. Sebbene insegnino alle persone diversi tipi di preghiera, puntano su pratiche esteriori come i riti e le cerimonie religiose.

D. La spiritualità è uno stile di vita integrato in ogni aspetto dell’esistenza umana. La maggior parte delle pratiche religiose sono ritualistiche, formano un compartimento a sé stante separato dalla vita quotidiana e vengono praticate principalmente in templi e chiese.

La spiritualità è uno stile di vita integrato in ogni aspetto dell’esistenza umana.

La religione può raggiungere il suo scopo di liberare i credenti dall’ignoranza e dall’oscurità spirituale solo se rimane fedele alla sua spiritualità originaria.

 

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